Everest: verso la vetta.

La spedizione è entrata nella sua fase più delicata e impegnativa.
Dopo aver completato l’acclimamento e trascorso qualche giorno di riposo a Namche Bazaar, Luca e Andrea sono rientrati al campo base, pronti per iniziare la salita.
In questo momento sono al campo 2 e stanno pianificando insieme al team di sherpa i prossimi giorni.
Per chi se lo fosse perso, ecco un rapido excursus della spedizione, dall’arrivo al campo base fino ad oggi.
Buona lettura…anzi buona visione!

4 APRILE.
Siamo al campo base. Solo noi, per ora. Il “villaggio” si popolerà nei prossimi giorni, man mano che arriveranno gli altri alpinisti, gli sherpa e i vari team. Per ora ci godiamo uno spettacolo assoluto per bellezza, imponenza, vastità. E silenzio. Sì, quel silenzio atavico che ci riconnette con noi stessi, con la nostra passione più grande e con la Montagna che ci accoglierà e che abbiamo avuto modo di ammirare in tutta la sua magnificenza due giorni fa, sulla sommità del Kala Patthar.

Tutto questo è davvero grandioso. Ed è tutto ciò di cui abbiamo bisogno, in questo momento.

6 APRILE

Nei giorni scorsi ci siamo riposati…a modo nostro!😅
A dieci minuti dalle nostre tende ci sono delle invitanti paretine di ghiaccio che ho battezzato: “il parco giochi di André”. Così ogni giorno ci teniamo in forma spicozzando qua e là!

Questa mattina abbiamo lasciato il Campo Base per spostarci a Lobuche, da dove nei prossimi giorni saliremo il Lobuche East (6120,) una bella cima che utilizzeremo per migliorare l’acclimamento.

Siamo solo all’inizio di questa grande avventura, davanti a noi abbiamo ancora tante giornate da gestire.

L’obiettivo è rimanere concentrati e lavorare bene giorno dopo giorno.

8 APRILE
Che acclimatamento sarebbe senza un 6000 come warm up?
Oggi siamo saliti in vetta al Lobuche East (6119 metri).
Domani si ritorna al campo base!

12 APRILE

Abbiamo diverse giornate davanti a noi da gestire bene, ma la nostra routine giornaliera è ben programmata: mattino training sull’Ice Fall con le picche per tenerci in forma e divertirci un bel po’.
Pomeriggio si lavora: foto, filmati, interviste, studio, public relation.
Stiamo per entrare nel vivo della salita, nei prossimi giorni il nostro Team: io, Andrea, Mingma, Lakpa e Dawa, si riunirà per pianificare le rotazioni ai campi alti per poter così completare l’acclimamento.
Io e Andrea siamo carichi e non vediamo l’ora di entrare nel cuore dell’Everest: ice fall, valle del silenzio, colle sud.

14 APRILE

Oggi abbiamo preso parte alla Puja, il rito propiziatorio dedicato alla Montagna.
Con questa celebrazione, gli sherpa e gli alpinisti chiedono alla Montagna protezione e un buon esito della salita.
La parola Puja deriva dal sanscrito e significa “riverenza” alla divinità. Ed è proprio ciò che tutti i partecipanti fanno: rendere omaggio con preghiere ed offerte, mentre si recitano mantra e si cantano inni sacri.
Si tratta di un momento molto toccante, che avvolge tutti i presenti in un’atmosfera di grande sacralità, in profonda connessione con la Montagna.

 

22 APRILE

News dal Campo Base
Oggi, dopo un briefing con il nostro Team di Sherpa, si è deciso di completare il percorso di acclimatamento partendo il 24 aprile per i campi alti, superando quota 7000 metri per poi rientrare al Campo Base tra il 28 e 29 aprile.
Questa è una fase delicata, abbiamo guardato bene il meteo e valutato attentamente le fasi della salita.
Finito l’acclimamento, non ci resterà che attendere la prima di finestra buona di bel tempo per quello che in gergo viene chiamato “summit push”.
In questa fase di acclimatamento è fondamentale dosare bene le energie fisiche e mentali, ascoltare i segnali che il nostro corpo ci manda, vincere il disagio dell’alta quota e sforzarsi di bere e mangiare. Per molte persone, in quota la cosa più difficile da gestire è proprio la nutrizione.
Siamo arrivati alle fasi cruciali di questa straordinaria esperienza. L’emozione sale, anche se si cerca di controllare la situazione. Sono tre anni che attendiamo questo momento ed ora il tempo che a volte sembra non passare al campo base, in queste fasi dobbiamo sfruttarlo al meglio e non commettere errori.
Ovviamente il team di Sherpa ogni giorno lavora per noi per renderci la vita più facile. A queste persone fin da ora siamo infinitamente grati!
Ora attendiamo il momento di metterci in marcia, consapevoli che ogni passo che faremo sarà fondamentale per avvicinarci sempre di più al nostro obiettivo.

23 APRILE

Questa notte con Andrea Lanfri e #LakpaSherpa partiremo per il Campo 1, per raggiungerlo dovremo superare la famosa “Ice Fall”. Fortunatamente in questa stagione si presenta in condizioni migliori rispetto agli altri anni, comunque si tratta di uno dei punti “più interessanti” 😅 da superare.
“L’ Ice fall” è una gigantesca seraccata, un vero e proprio labirinto cosparso di muri di ghiaccio e crepacci che viene monitorato e attrezzato con corde fisse e scale da una squadra di Sherpa chiamati: “Ice fall Doctor” che lavorano costantemente alla “manutenzione” di questo tratto.
Al termine della seraccata si trova il Campo 1 a circa 5800 metri, qui pernotteremo la prima notte.Nei giorni successivi continueremo a salire ai campi 2 e 3 per portarci a respirare l’aria fresca dei 7000 metri.
27 APRILE
Acclimatamento completato!
Questa mattina io e Andrea Lanfri abbiamo raggiunto quota 7000, come da programma. Passeremo la notte al campo 2 e domani rientreremo al campo base.
Ci aspetta qualche giorno di meritato riposo!

28 APRILE

*News dai Campi Alti*
Grandi emozioni in quota! Io e Andrea siamo rientrati dopo 4 giorni dai campi alti. La prima la traversata dell’ #IceFall è veramente impressionante. Dal Campo 1 al Campo 2 abbiamo passato “la valle del silenzio”,: in questa tratta continuavo a fissare la maestosità dell’Everest e pensavo a quanto sia straordinario tutto quello che sto vivendo. Al Campo 3 ci attendeva lo scivolo della parete del Lhotse, da cui finalmente è possibile vedere la #YellowBand: qui siamo veramente in alto!
Sono state quattro giornate piuttosto dure e fredde, ma le emozioni positive hanno sempre prevalso sul disagio vissuto.
Ora ci godiamo qualche giorno di meritato riposo e festeggeremo il mio compleanno a Namche Bazaar. Abbiamo deciso di scendere il più in basso possibile per cercare di recuperare nel minore tempo possibile le energie.
Ora è il momento di tenere duro: manca poco in termini di tempo ma ancora tanto in termini di energie fisiche e mentali da gestire, ma sia io che Andrea ci conosciamo bene, siamo determinati a raggiungere questo sogno e sapremo gestire al meglio il tempo a disposizione.
Avanti tutta!

29 APRILE

Rest day in Namche Bazaar.
Dopo aver completato l’acclimatamento, io e Andrea ci siamo catapultati 2000 metri più in basso a goderci qualche giorno di riposo.
Siamo in Nepal da più di un mese ormai e rivedere Namche Bazaar ci dà la sensazione di ritorno alla normalità. Sentire l’aria calda e “respirabile” che scalda le ossa, dormire in un letto senza saccoapelo, mangiare al caldo senza il piumino e bersi una birra o una coca cola (per l’atleta😅)beh questa per noi è vacanza!
Oggi ci siamo goduti un volo lungo la valle del Khumbu rivedendo parte del trekking che avevamo fatto per arrivare al Campo Base. Una cosa sicuramente da “turisti”, ma non vogliamo perderci nulla di questa straordinaria esperienza che stiamo vivendo. Non siamo qui per mettere la montagna su un piano di una prestazione sportiva. Siamo qui con un messaggio più profondo da dare a tutti: che i limiti sono solo dentro la nostra testa e che ogni sogno merita attenzione, ascolto e cura. Per Andrea così come per me, questo è il significato vero di questa spedizione: “vivere la vita appieno al di là di ogni ostacolo, alla ricerca della vera felicità!” Questo sarà il messaggio che consegneremo a tutti, una volta raggiunto il tetto del mondo. Ma ora ci concediamo qualche giorno di riposo!

3 MAGGIO

*News da Namche – Rest days*
Sono giorni un po’ instabili, con nevicate che hanno interrotto i lavori in quota da parte del gruppo di Sherpa “fixing team” capitanati da Kami Rita Sherpa, una leggenda tra gli Sherpa 25 volte sull’Everest. Dovremo infatti attendere ancora un paio di giorni prima di rientrare al campo base. Nel frattempo speriamo che gli Sherpa riescano ad aprire ed attrezzare la via per la cima.
In questi giorni di attesa ci siamo riposati, abbiamo ricaricato le batterie e allo stesso tempo abbiamo fatto qualche bella uscita per visitare villaggi vicini e tenerci in forma e carichi.
Per salire l’Everest occorre una preparazione fisica notevole, oltre a tanta tanta testa. Siamo partiti il 23 marzo dall’Italia e siamo ancora qui che aspettiamo il momento buono per salire. Lo stress è notevole, siamo relativamente vicini all’obiettivo e dobbiamo mantenere la concentrazione alta, non lasciarci distrarre da pensieri che continuamente cercano di portarci altrove.
Ci hanno detto che è meglio aspettare ancora un paio di giorni. Ne approfittiamo per prendere la cartina e andare a vedere un nuovo villaggio, un tempio. Di sicuro non ci perdiamo d’animo e ci teniamo pronti per quando sarà il momento di dare veramente tutto per il nostro obiettivo.
Intanto ci godiamo la magia di questi posti!

4 MAGGIO
Si rientra al campo base!
Fra due giorni saremo nuovamente ai piedi dell’Everest per organizzare con il team di Sherpa il piano di salita.
Intanto ci godiamo ancora un pezzetto di questo straordinario trekking.

8 MAGGIO

Il TEAM È PRONTO E CARICO!
Questa notte risaliremo l’Icefall per raggiungere il Campo 1. Se non ci saranno problemi continueremo per il Campo 2 (6450) dove pernotteremo. I giorni successivi continueremo la nostra salita fino ad arrivare al Campo 4, il colle sud (7900mt.
Nella notte tra il 12 e 13 maggio faremo il nostro tentativo alla cima.

 

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